Il Potenza termina al primo posto il girone di andata del campionato di serie D grazie anche allo scivolone interno dell’Altamura, sconfitta dal Nardò, lo stesso Nardò che due settimane prima, pareggiando al Viviani, aveva fatto perdere la testa della classifica proprio al Potenza.

Il torneo, alla luce dei molti risultati maturati in queste ultime giornate (vedi la sconfitta della Cavese ad opera del Manfredonia, o il pareggio del Cerignola contro il Picerno), sta andando incontro a un piccolo ribaltone. Molte squadre sono riuscite a ritrovare smalto e grinta e da formazioni materasso si sono trasformate in schegge impazzite, capaci di qualsiasi risultato. Se analizziamo la classifica delle ultime cinque gare non ci deve stupire il fatto che sia proprio il Nardò la squadra ad aver conquistato più punti (13), seguita da Cavese e Altamura a 12 e da un sorprendente San Severo del nuovo corso Giacomarro a 11. Proprio il San Severo precede il Potenza che di punti ne ha conquistati “solo” 8 al pari della Sarnese e di un altro sorprendente Manfredonia.

Nella classifica generale, che è poi quella che conta, gli uomini di Ragno possono godersi questo fine anno guardando tutti dall’alto con due punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici, e possono tirare un sospiro di sollievo perché pare che, dopo un ciclo tremendo di tre giornate senza vittorie, adesso i rossoblu siano in grado non solo di vincere, ma di farlo anche stringendo i denti, difendendo rabbiosamente il risultato fino alla fine, visto che il periodo delle vacche grasse, con 4/5 gol a partita, pare essere concluso.

Dietro al Potenza il Natale è già arrivato, Cavese e Altamura perdono partite che sulla carta sembravano alla portata e consegnano il primo posto al presidente Caiata in un bel pacchettino infiocchettato a dovere. Anche il Cerignola inciampa sul proprio terreno grazie a un volitivo Picerno che ha fatto infuriare l’allenatore dei pugliesi, Grimaldi, che ha accusato la squadra di Arleo di non giocare a calcio. Che dire, anche Mourinho sa che a volte va messo il pullman davanti alla porta e il Picerno, che non è lo United, si sta giocando l’ultimo posto utile per i play-off e un pareggio a Cerignola vale oro.

A giocarsi un posto tra le grandi ci sono anche Taranto, Gravina e il Nardò, risalito dai bassifondi a suon di vittorie, ben sei nelle ultime otto gare a cui va aggiunto il pareggio con il Potenza; 19 punti che hanno cambiato il destino di questa squadra, che fino a poche giornate fa lottava per non rimanere impantanata nel terreno melmoso dei play out.

Dalla zona calda della classifica si tira fuori, almeno per il momento, il San Severo di Giacomarro. Il tecnico siciliano da quando è arrivato in Puglia ha dato nuovo slancio ai dauni grazie anche all’arrivo di altri ex Potenza, tra cui Roberto Palumbo e Patania e oggi questa società sembra essere rinata chiudendo il 2016 da salva.

Chi invece se la sta passando davvero male è lo Sporting Molfetta: 8 sconfitte consecutive per una squadra che, a guardare i risultati, sembra essere caduta in un lago di “sfiga”, tre partite perse per 3 a 2, una per 2 a 1 e due per 1 a 0 (tra cui quella col Potenza in cui per lunghi tratti ha giocato decisamente meglio dei rossoblu padroni di casa)… pure l’esorcista alzerebbe le braccia in segno di resa davanti a tanta malasorte.

Tra le sfortunate ci metterei anche il Manfredonia. Dopo aver conquistato 8 punti nelle ultime 5 gare (al pari del Potenza e meglio del Gravina, Taranto e Picerno), dopo aver compiuto l’impresa di battere la Cavese fuori casa, i sipontini si ritrovano a dovere pagare dazio per emolumenti non versati ad alcuni calciatori nella scorsa stagione. Il giudice (dopo il 3 a 0 a tavolino contro il Gravina per le tracciature naif delle linee del campo) ha inflitto due punti di penalità ai biancoazzurri proiettandoli nuovamente in piena zona play out… a Natale non manca mai quello che si becca il carbone. 

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