Il Potenza torna imbattuto anche da Catania. Salgono a 7 i risultati utili consecutivi (in campionato) in questo 2019, cinque pareggi e due vittorie per i rossoblu che si dimostrano ancora una volta squadra ostica e difficile da battere.

Un tempo per parte e posta divisa tra Catania e Potenza. Alla fine un risultato giusto che permette ai lucani di rimanere agganciati al quinto posto in classifica e agli etnei di raggiungere il Catanzaro in terza posizione.

Partita dura quella tra i ragazzi di Raffaele e di Novellino che se le sono suonate di santa ragione per tutti i novanta minuti, complice il nervosismo dei padroni di casa che probabilmente speravano di trovare un Potenza meno “tosto” e in palla. Infatti nei primi minuti sono proprio i potentini a pungere di più, già dopo tre giri di lancette vanno vicino al gol con Lescano che devia con la punta del piede un bel cross di Sepe, ma la palla s’impenna superando di poco la traversa.

Al 15° l'episodio che potrebbe cambiare la partita. Manneh cade in area appena entra in contatto con Giosa e l’arbitro decide che il Natale a Catania si festeggia il 3 marzo, così assegna un calcio di rigore ai rossazzurri.

Lodi va sul pallone ma si fa ipnotizzare da Breza che indovina l’angolo giusto e devia il tiro. L’errore innervosisce ancora di più i siculi che perdono un po’ la testa, prima Silvestri sfiora l’autogol con un retropassaggio al portiere e poi Emerson si becca una bella gomitata sul naso che lo fa sanguinare. Ci vogliono un bel po’ di minuti prima che il brasiliano rientri in campo, ma quando lo fa è subito vendetta. Infatti al 35° pennella con una parabola perfetta una punizione al centro dell’area di rigore dove c’è Giosa indisturbato che colpisce di testa e insacca il gol del vantaggio.

Al 40° Emerson e Giosa concedono il bis con un calcio di punizione molto simile al precedente ma questa volta il tiro del capelluto centrale lucano è deviato in angolo dal portiere.

Nell’intervallo Novellino deve aver dato una bella strigliata ai suoi o somministrato un tè agli spinaci, perché il Catania che torna in campo è completamente diverso. Spinge forsennatamente alla ricerca del pari schiacciando i potentini nella loro metà campo. Le azioni si susseguono e le occasioni fioccano, prima Aya di testa sfiora la traversa, poi è Breza a neutralizzare sulla linea un’inzuccata insidiosissima.

Raffaele cerca di correre ai ripari anche perché la stanchezza nelle gambe dei suoi cominicia a farsi sentire. Entra Piccinni per Guaita al 58°, poi Dettori per Ricci e Bacio Terracino per Lescano. Ma i cambi non possono nulla sull’errore difensivo di Emerson, al 75°, che lascia campo al neo entrato Marotta che entra in area e mette in mezzo una palla dalla parte opposta per Di Piazza che, in evidente fuorigioco non segnalato dal guardalinee, spinge tranquillamente in rete il gol del pareggio.

Il Catania potrebbe chiudere i conti visto il momento favorevole ma Carriero, già ammonito, commette un fallo da giallo su Matera e viene mandato anzitempo negli spogliatoi. Il Potenza però non sfrutta l’uomo in più, probabilmente le fatiche di Trapani e la beffa al 90° si fanno sentire sulle gambe e sulla testa, quindi continua a pensare a difendersi senza spingersi troppo in avanti e così è il Catania a provarci ancora con Di Piazza, con un tiro da fuori area parato da Breza, e poi con una punizione di Lodi da ottima posizione che si infrange sulla barriera.

In pieno recupero il Potenza ha un’occasione con Genchi subentrato a França, l’attaccante triangola con Piccinni e scarica in porta da fuori area ma la palla va alta di poco.

Al 92° Di Piazza s’invola sulla sinistra e mette in mezzo per Marotta tutto solo, ma la palla viene deviata dalla punta del piedone di Giosa che facilita l’intervento di Breza salvando il risultato.

La partita finisce qui. Le larghe spalle del Potenza tornano invitte a casa.

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