Ci sono partite la cui visione non è consigliabile ai deboli di cuore e quelle adatte a chi soffre di insonnia. Inutile specificare a quale gruppo appartiene Casertana – Potenza. Su un campo in cui nemmeno delle patate con un minimo di dignità vorrebbero essere coltivate, è andata in scena una partita tanto povera da entrare di diritto nel programma del reddito di cittadinanza.

Eppure i ragazzi ci hanno provato in tutti i modi a costruire qualche azione decente, ma i rambalzi assurdi della palla hanno impedito ogni tipo di gioco che si avvicinasse, anche solo lontanamente, al significato stesso della parola.

Raffaele a Caserta attua un po’ di turnover, lasciando in panchina a rifiatare Dettori, Viteritti e Murano, inserendo dal primo minuto D’Angelo e Coccia, a completare il centrocampo con Ricci e Coppola, e França nel tridente assieme a Isgrò e Ferri Marini. In difesa torna Emerson a chiudere la triade con Giosa e Sales.

Sul fronte opposto i soliti Zito, D’Angelo, Starita e un ritrovato Castaldo, provano a mettere paura alla difesa potentina, ma oggi l’unica cosa che può impensierire Ioime è di non addormentarsi appoggiato al palo.

Della prima frazione salviamo, oltre il duplice fischio dell’arbitro, soltanto un paio di azioni della Casertana nel finale di tempo; prima D’Angelo colpisce la traversa in forbice, ma l’arbitro aveva già fermato tutto per fuorigioco, e poi Starita, con un bel colpo di testa su assist del solito D’Angelo, manda la palla non lontano dal palo alla sinistra di Ioime.

Nella ripresa le squadre sembrano uscire un po’ dal torpore e qualcosa si muove, anche in panchina. Ginestra inserisce subito Origlia e Caldore per  Ciriello e Paparusso.

Al 48° Starita avanza palla al piede, senza essere contrastatato da nessuno, e fa partire un destro rasoterra dalla lunetta, ma sbaglia la mira. Poi è la volta del Potenza con un colpo di testa di Ferri Marini, ma la sua parabola è talmente alta e lenta che il portiere non ha nessuna difficoltà a deviare in angolo.

Raffaele al 62° inserisce Murano per França e Iuliano al posto di Isgò. L’azione più interessante della partita arriva soltanto al a 7 minuti dal termine, quando Murano lascia partire una rasoiata di destro che Cerofolini respinge sui piedi di Ricci che, da due passi dalla porta, calcia su contrasto di Caldore; la palla, toccata dal difensore, si impenna e finisce sulla traversa e l’azione sfuma. Al 91° ancora il Potenza vicino al gol con Iuliano, il cui bel sinistro in diagonale sibila alla destra di Cerofolini.

E’ l’ultimo sussulto di una partita che ha detto e dato pochissimo. Uno zero a zero soporifero che lascia il Potenza da solo al quinto posto della classifica, staccato anche dal Monopoli, vittorioso a Vibo.

Domenica si gioca al Viviani, è fondamentale trovare la prima vittoria dell’anno per cercare di uscire da un letargo che dura da troppo e tornare, finalmente, a fare il Potenza.  

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