Il dio Giano Bifronte, legato, attraverso i due volti, al passato ed al futuro, rappresenta la transizione temporale tra una condizione, la sconfitta, ed un altro modo di essere, la vittoria, sfiorata d'una ineziada entrambi i contendenti.All'inizio del match, pianto e stridore di denti per il Potenza sotto di due reti e sull'orlo del baratro; nella seconda frazione, sguardo guerresco alla ricerca dell'alloro della vittoria. Una vittoria che nel 1° game dell'incontro tra Potenza-Cerignola, sembrava nelle mani delle cicogne ( i volatili salvarono la città da un'invasione di serpenti) concluso con due goal di vantaggio ed altrettanti falliti di un amen, mentre i leoni,come Narciso, guardavano inebetiti un irritante immagine di se stessi, lasciando agli avversari la gestione ed il dominio del game.
L'approccio dei rossoblù si è rivelato subito deleterio, incapaci di strappare il gioco dalle mani degli avversari, di elaborare manovre razionali per cercare la via della rete.Mentre i leoni, infatti, denunciavano allungamento tra i reparti con mancata occupazione degli spazi puntualmente concessi agli avversari; i gialloblù, al contrario, si dimostravano corti, compatti nel pressing altissimo, e pronti a ripartire in velocità colpendo con precisione e letalità. A questo scopo mister Tisci presentava i suoi con il 4-3-2-1 con Krapikas in porta, Rizzo e Russo terzini, Martinelli e Ligi coppia centrale difensiva; a centro arena Tascone fungeva da play, sostenuto da Zac Ruggiero e Bianco, spesso alla ricerca d'imbucate e pronti ad innescare le due ali D'Ausilio e D'Andrea velocissime nei capovolgimenti e precisi negli assist a Malcore bomber di lungo corso ed autore di 5 reti nel torneo. Mister Lerda manteneva anch'egli il solito assetto tattico offensivo, il 3-4-1-2, ma senza capacità di proporre soluzioni d'attacco degne di tal nome.
Tra i pali, facendo miracoli, giostrava Gasparini coperto, si fa per dire , dal trio difensivo Hristov, Sbraga ed Armini, Sugli esterni Hadziosmanovic e Pace tentavano di contrastare con alterne fortune le percussioni degli esterni avversari, mentre a centrocampo Saporiti e Steffè predicavano nel deserto e sulla trequarti Di Grazia era quasi sempre neutralizzato dal mediano Tascone, senza riuscire ad elaborare con continuità giocate per le punte Caturano ed Asencio.Eppure, dopo una fase interlocutoria, Steffè e Di Grazia concludevano tra il 12° ed il 13° non molto lontano dai pali.Nel contempo, la risposta di Marcore che scoccava un drop lento ed angolato, deviato miracolosamente da Gasparini in out.Ma al 15° era Caturano con un tocco d'esterno da un cross di Pace a costringere Krapikas ad un difficile intervento. Quindi, al 21°, una pressione articolata delle cicogne consentiva a Marcore da una sponda aerea di Bianco di far secco, con un tiro angolato, Gasparini, per lo 0-1 in favore dei gialloblù. Gli ospiti gestivano il gioco, senza reazioni dei potentini,a piacimento ed al 35° D'Ausilio tirava, in piena area, addosso a Gasparini in uscita sfiorando il raddoppio.
Il 1° game, quindi terminava con il vantaggio degli ospiti. Nella seconda frazione di gioco gli ofantini riproponevano il loro gioco ed al 3° D'Andrea concludeva su Gasparini in uscita; poi Malcore impegnava ancora Gasparini in diagonale ed al 6° una ripartenza di Dandrea da uno scambio con D'Ausilio, al fulmicotone entrava in area senza contrasti ed in diagonale faceva secco l'incolpevole Gasperini,per lo 0-2 delle cicogne. Eppure, all'inizio del 2° game mister Lerda aveva cambiato i due esterni inserendo Volpe e Gyamfi, per Pace ed Hadziosmanovic e Schiattarella per uno spento Steffè. Ma la reazione giungeva improvvisa proprio sugli out, con la direzione qualitativa di Schiattarella, ed al 19° dagli sviluppi di un calcio d' angolo Caturano la metteva dentro, in piena mischia, riducendo le distanze 1-2. I leoni ruggivano ancora ed al 23° un cross di Gyamfi serviva Caturano, il quale veniva ancora neutralizzato in corner.
I leoni insistevano ed al 32° Volpe, dopo un triplo dribbling in velocità dal limite scagliava un missile all'incrocio dei pali, per il pareggio dei rossoblù. Potenza-Cerignola 2-2. Ma, spinto da un sacro fuoco, non finiva di meravigliare il Potenza che,al 37° , da uno scambio Sbraga-Saporiti partiva un tiro deviato dal portiere, quindi, al 40° Caturano colpiva una clamorosa traversa, sfiorando il successo. Il match, dunque, finiva in parità,risultato, anche per le modalità,fondamentalmente accettabile,ma contestato dal pubblico, che al termine esprimeva la propria disapprovazione.