di Pasquale Scarano


Nel match del Viviani, sono i diavoletti in rosso-nero a spedire all'inferno i leoni ammansiti, verso le dolenti fauci dei play-out, dove ci sarà da combattere per la sopravvivenza. Nell'infima prestazione i potentini hanno denunciato epilessia calcistica, incontrollata, improvvisa, senza alcun costrutto logico e razionale, stile paesano “ palla fai tu “.

Il team soffre chiaramente per assenza di una minima organizzazione, che le guide tecniche avvicendatesi non sono riuscite a trasmettere; così, senza un gioco, uno straccio di manovra lineare, a parte le rare iniziative dei singoli, la squadra ormai produceva palloni lunghi ed ingiocabili, per le punte abbandonate a loro stesse, ed incapaci di trovare soluzioni offensive. Mister Marchionni, silurato con il D.S. Varrà al termine dell'incontro, aveva provato con il solito 3-5-2, inserendo Asencio al fianco di Caturano, ed arretrando Volpe ad esterno, dopo diversi match giocati da 2° punta; per il resto una difesa barcollante con Sbraga centrale ed Armini e Verrengia i due braccetti ed un centrocampo che giocava a flipper con Schiattarella play (si fa per dire), incapace di un lancio preciso e neurologicamente instabile, come da espulsione avvenuta al 10° s.t.; gli interni erano Candellori e Saporiti, dei quali solo quest'ultimo tentava qualche imbucata con la collaborazione di Volpe e talvolta di Hadziosmanovic, ma senza alcun risultato.

Eppure i dauni hanno giostrato con leggerezza di manovra ed hanno fatto 3 reti, evitando di ammazzarsi più di tanto, anche se aiutati dalla superiorità numerica per quasi tutta la 2° frazione di gioco, sfruttando al meglio le debolezze lucane. Mister Cudini presentava il solito 3-4-1-2, schema ultra-offensivo ma con squadra corta, compatta sempre in pressing, che costringeva i leoni, con l'anticipo delle 2° palle, a estenuanti rincorse difensive per chiudere i varchi. Tra i pali Perina, nessun tiro nello specchio a parte qualche telefonata; pacchetto arretrato Ercolani, Riccardi e Rizzo, sempre preciso nelle chiusure e negli anticipi. Sugli esterni macinavano gioco Vezzoni e Salines ( autore dell'1-0 al termine del 1° game ), e Martino e Dinoia mezz'ali creatori di gioco.

Lo schema veniva completato da Schenetti, vero faro offensivo del gruppo ed inventore di pericolose trame per Rolando e Gagliano, realizzatore della seconda realizzazione al 22° del secondo game. La 3° rete, realizzata dal neo-entrato Antonacci, al 95° si è rivelata una semplice formalità. Un match vincente per i diavoletti, dunque, ed una prestazione disastrosa per i leoni, i quali, contestati dalla tifoseria e costretti al ritiro con mister De Giorgio, allenatore della primavera dovranno in tutta fretta leccarsi le ferite per presentarsi, decisi a vendere cara la propria pelle nel prossimo confronto di Messina con l'A,C,R. Saranno le Norne a tracciare il destino e lo svolgimento della vita del club, nell'universo delle umane cose, ed avremo l'atteso verdetto.

 

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